Il risveglio di Volo - Il pelo macchiato dell'ira

Dopo aver riportato al villagio Lord Merryweather, gli avventurieri venero
proclamati eroi.

Il giovane lord continuava ad andare in giro per Phandalin, raccontando le gesta sotto l'indifferenza di Harbin e la disapprovazione di Trilena, due dei membri del consiglio cittadino. Sildar, invece, sembrava preoccupato. Qualcosa lo rendeva tremendamente triste.

In un momento di tranuquillità, Sildar prese da parte gli avventurieri per chiedere loro aiuto. Sua figlia Alana era scomparsa il giorno prima. Era uscita dicendo di andare a fare una nuotata al lago con gli amici e invece si era diretta nella foresta, anche loro attratti dalle storie di Volo. Anche i suoi tre amici nani risultavano scomparsi assieme a lei. Sildar lasciò anche una piccola descrizione della bambina, in particolare della sua passione per fiocchi colorati, fiori selvatici e fatine. Infine, prima di lasciare andare gli avventurieri, Sildare chiese che tutto venisse risolto con discreione, senza che nessuno lo scoprisse. Dopo aver ricevuto le informazioni necessarie, gli avventurieri partirono di nuovo per entrare nella Foresta Piegata.

Entrando nella foresta, non molto lontano dal sentiero, trovarono dei fiori calpestati e più avanti, notarono dei puntini colorati attaccati a dei rami. Erano dei fiocchi per capelli, propbabilmente una traccia lasciata da Alana. I fiocchi salivano sempre più su, fino a una piattaforma vecchia. Raggiunta la piattaforma gli avventurieri trovarono davanti a loro un'armatura ormai arrugginita. Al suo interno uno scheletro. E la testa? La testa era conficcata su una picca lì affianco. Il gruppo dovette cercare tutti il coraggio che aveva in corpo per proseguire. Guardandosi attorno scoprirono di essere finiti in un coso di gnoll: spaventose creature umanoidi simili a iene. Nelle piattaforme più lontane c'erano delle gabbie, costruite con legno marcio, ossa e pelle. All'interno, un bambino in ciascuna per ogni gabbia e sulle piattaforme  gli gnoll cercavano di spaventare gli avventurieri mordendo le sbarre delle gabbie o facendo il segno dello scalpo.

Vennero ingaggiati in uno scontro mortale, dove gli gnoll si mostrarono essere
delle creature terrificanti. Il loro capo fu il peggiore da sconfiggere. Alla fine gli eroi vinsero di nuovo e liberarono i bambini. Una volta liberi, i bambini raccontarono loro di aver visto gli gnoll obbedire a un grande occhio infuocato che volava. Il terrore del luogo però li zittì in fretta. Allora gli avventurieri si affrettarono per tornare e Phandalin senza farsi vedere da nessuno.

Raggiunta la dimora di Sildar riconsegnarono Alana alla famiglia e l'uomo li ricompensò con oro e un vecchio cimelio di famiglia.

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